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Cos'è il welfare aziendale?
Il welfare aziendale è l'insieme di iniziative, beni e servizi che l'azienda può mettere a disposizione dei propri dipendenti, per aumentare il loro benessere e favorire la conciliazione tra vita privata e professionale. Si tratta di una leva strategica per le aziende, che possono migliorare la produttività, attrarre nuovi talenti, contenere il costo del lavoro e rafforzare la relazione con i lavoratori.
Allo stesso tempo, il welfare aziendale rappresenta un valore reale per i dipendenti, che possono aumentare il loro potere d'acquisto, beneficiare di una maggiore qualità della vita, godere di una maggiore flessibilità e soddisfare alcuni bisogni extra lavorativi.
Quali sono i vantaggi del welfare aziendale?
Il welfare aziendale consente al dipendente di beneficiare fino al 100% della somma a lui destinata (valore lordo=valore netto), nel caso in cui sia presente un regolamento aziendale che ne preveda le modalità di erogazione e dal quale l’azienda non possa recedere, totalmente esente da tasse e contributi. Non solo, permette di erogare nuove premialità o di convertire in welfare premi di produzione esistenti, minimizzando l'impatto fiscale e contributivo dell'azienda. Inoltre, il welfare aziendale rientra nel bilancio di sostenibilità e contribuisce a rafforzare l'impegno per l'empowerment femminile e una mobilità sostenibile.
- riduzione dei costi del personale
- riduzione del cuneo fiscale rispetto all’erogazione di una somma in denaro di un valore pari a quello dei servizi di welfare erogati
- deducibilità delle spese sostenute per l’erogazione del welfare aziendale, dal 5 per mille della spesa totale al 100%, a seconda di come di come vengono applicate le misure di welfare
Vantaggi per i lavoratori
- miglioramento dell’equilibrio vita privata-lavoro
- aumento del potere d’acquisto
- riduzione dello stress
Vantaggi per le aziende
- riduzione del turnover aziendale e del tasso di assenteismo
- ambiente di lavoro positivo che attirerà nuovi talenti
- miglioramento della produttività come naturale conseguenza di un miglior clima aziendale
- riduzione del costo del personale. Le aziende, infatti, possono ottenere un risparmio fino al 40% sugli importi lordi pagati ai propri collaboratori
- possibilità di detrarre le spese sostenute per la fornitura di servizi di welfare aziendale, dal 5 per mille della spesa totale fino al 100%
- riduzione del cuneo fiscale
Welfare aziendale: cos'è e come si applica in busta paga? Un caso pratico
Supponiamo che l’azienda voglia riconoscere al dipendente un premio di 1.000€. Se lo fa in forma di denaro, dovrà pagare circa 1.300€ tra imposte e contributi, e il dipendente riceverà meno di 700€ netti. Se invece lo fa in forma di welfare aziendale, i 1.000€ saranno interamente a disposizione del dipendente, che potrà scegliere tra una serie di opzioni offerte dall’azienda.
Come si attiva un piano di welfare aziendale?
Per implementare un piano di welfare aziendale, le imprese possono avvalersi di società specializzate (provider), che forniscono piattaforme web dedicate, attraverso le quali i dipendenti possono scegliere e usufruire dei benefit a loro disposizione.
I benefit sono finanziati con dei crediti welfare, che il datore di lavoro assegna a ciascun dipendente in base a diverse modalità. Esistono tre macrocategorie di origine dei crediti welfare:
- Welfare contrattuale: Deriva da accordi collettivi nazionali o territoriali, o da regolamenti interni, che prevedono l’erogazione di servizi di welfare ai dipendenti;
- Welfare derivato dalla trasformazione del Premio di Risultato aziendale (PDR): In questo caso, i dipendenti possono optare per ricevere il premio in forma di benefit anziché in denaro, beneficiando di una maggiore convenienza fiscale;
- Welfare volontario unilaterale: benefit concessi dal datore di lavoro senza obblighi contrattuali o normativi, ma con limiti alla deducibilità fiscale (5 per mille del costo generale annuo del lavoro).
Quali sono i beni e servizi che si possono offrire con il welfare aziendale?
Il welfare aziendale può coprire diverse aree di intervento, tra cui:
- Buoni spesa, shopping e carburante: per sostenere il reddito dei dipendenti e delle loro famiglie nelle spese quotidiane;
- Sport e benessere, viaggi, cultura e tempo libero: per promuovere lo stile di vita sano e la socializzazione dei dipendenti;
- Istruzione e formazione: per favorire lo sviluppo delle competenze professionali e personali dei dipendenti;
- Assistenza alla famiglia: per aiutare i dipendenti a conciliare le esigenze lavorative con quelle familiari, soprattutto in caso di familiari anziani o non autosufficienti;
- Mutui: per facilitare l'accesso al credito per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa;
- Trasporto pubblico: per incentivare una mobilità ecologica e ridurre i costi di spostamento;
- Salute: per garantire una copertura sanitaria integrativa ai dipendenti e ai loro familiari;
- Previdenza: per integrare il sistema pensionistico pubblico con contributi aggiuntivi versati a fondi o forme pensionistiche complementari.
Qual è la differenza tra fringe benefit e welfare aziendale?
I fringe benefit sono quei beni o servizi che l'azienda offre ai propri dipendenti in aggiunta alla retribuzione ordinaria.
Si tratta, ad esempio, di auto aziendali, telefoni cellulari, abbonamenti a palestre o riviste. I fringe benefit sono considerati parte del reddito da lavoro dipendente e, in parte, sono soggetti a tassazione e contribuzione previdenziale. Il welfare aziendale, invece, è costituito da quei beni o servizi che l'azienda offre ai propri dipendenti per soddisfare alcuni loro bisogni extra lavorativi, ma che non sono considerati parte della retribuzione ordinaria.
In questo articolo abbiamo visto cos’è il welfare aziendale, quali sono i suoi vantaggi e come funzionano le piattaforme web che lo gestiscono. Se vuoi approfondire l’argomento o richiedere una consulenza personalizzata, contattaci senza impegno.
