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Previdenza complementare - Extra deducibilità lavoratori prima occupazione

Stai pensando di aderire a un fondo pensione? Ottima idea per molti motivi, primo fra tutti la possibilità di costruire la tua pensione integrativa futura. Ma fra questi motivi c'è anche un beneficio immediato che puoi sfruttare fin dal primo anno di adesione: la possibilità di dedurre dal reddito imponibile IRPEF i contributi che hai versato nel fondo nel corso dell'anno.

Se sei un lavoratore alla sua prima occupazione, il vantaggio fiscale è maggiore. Potrai, in questo caso, dedurre i contributi versati nel fondo pensione fino a 7.746,86 euro annui per venti anni, a partire dal sesto anno di partecipazione.

Lavoratori alla prima occupazione

Per un lavoratore alla sua prima occupazione, il vantaggio fiscale aumenta notevolmente. Il limite di deducibilità ordinario, infatti, aumenta di 2.582,29, passando da 5.164,86 a 7.746,86 euro.

Chiariamo meglio le ragioni e il funzionamento di questo beneficio.

L'articolo 8, comma 6, del Dlgs n.252 del 2005, prevede un superamento temporaneo del limite di deducibilità (5.164,57 euro), introducendo una specifica deroga per i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007 che, nei primi cinque anni di partecipazione ad una forma di previdenza complementare, hanno effettuato versamenti per un importo inferiore alla soglia massima di deducibilità.

In questa ipotesi, nei venti anni successivi al quinto, i suddetti lavoratori al primo impiego possono eccezionalmente dedurre più di 5.164,57 euro annui, incrementando tale soglia della differenza tra 25.822,85 euro e i contributi versati nel primo quinquennio di adesione al fondo.

Per tali lavoratori è consentito dedurre dal reddito complessivo contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro, fino ad un massimo di 7.746,86 euro l’anno

La finalità è quella di agevolare i soggetti di prima occupazione successiva al 1° gennaio  2007 che, nei primi cinque anni di partecipazione ad una forma di previdenza complementare, hanno effettuato versamenti per un importo inferiore al plafond, oltre che di non perdere la differenza tra l'importo dei contributi versati e il limite annuale di euro 5.164,57, consentendo di formare un «ulteriore plafond di deducibilità», da utilizzare entro i venti anni successivi e permettendo loro di costituirsi una adeguata prestazione pensionistica complementare.

La circolare n. 70/2007 ha chiarito il concetto di “lavoratori di prima occupazione”, definendoli come quei soggetti che alla data di entrata in vigore del decreto non erano titolari di una posizione contributiva aperta presso un qualsiasi ente di previdenza obbligatoria. La norma riguarda, dunque, i lavoratori che non risultano essere titolari di una posizione contributiva aperta presso un ente di previdenza obbligatoria al 31 dicembre 2006 e che, dopo essersi iscritti ad una qualsiasi previdenza obbligatoria, partecipano a forme di previdenza complementare, collettiva o individuale.

Riguardo all’applicazione della deducibilità “extra”, l’Agenzia osserva che l’adesione alla previdenza complementare va riferita a forme che consentono la deducibilità dei contributi versati ai fini della determinazione del reddito soggetto a tassazione in Italia: l'applicazione della norma, infatti, presuppone che il lavoratore sia residente in Italia al momento del versamento dei contributi oggetto di deduzione.

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