Imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR: Come le aziende possono azzerarla
La rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è un tema di grande rilevanza per le aziende italiane, soprattutto in questo periodo dell'anno, quando si effettuano i calcoli dell'imposta sostitutiva dovuta sulla rivalutazione del TFR. Ma cosa significa esattamente e come possono le aziende azzerare questo costo?
Cos'è il TFR
Il TFR, o Trattamento di Fine Rapporto, è una somma, l’equivalente di circa una mensilità (il 6,91%) della retribuzione dei propri dipendenti, che il datore di lavoro accantona annualmente per ogni dipendente e che viene corrisposta al termine del rapporto di lavoro.
La Rivalutazione del TFR
Ogni anno, il TFR accantonato viene rivalutato per adeguarlo al costo della vita. Questa rivalutazione è composta da una parte fissa (1,5%) e una parte variabile, il 75% dell'inflazione.
Il TFR, a volte, viene visto dalle aziende come una forma di finanziamento da parte dei lavoratori a favore dell’impresa, ma di fronte ai valori dell’inflazione non può più essere così.
Basti pensare che, a causa dell’aumento dei prezzi nel 2022, il TFR accantonato nelle aziende al 31/12/2021 è costato alle imprese il 9,97%: la più elevata rivalutazione che ci sia stata dal 1984.
L'Imposta Sostitutiva sulla Rivalutazione del TFR
Le aziende devono pagare un'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR. Questa imposta è pari al 17% dell'importo rivalutato e rappresenta un costo significativo per le imprese. Tuttavia, esiste un modo per azzerare questo costo.
Come Azzerare l'Imposta SostitutivaL'imposta sostitutiva non è dovuta per i contribuenti che aderiscono a una forma pensionistica complementare. In questo caso, infatti, il lavoratore è privo del TFR che viene interamente destinato al fondo pensione. Questo significa che le aziende che incentivano i propri dipendenti ad aderire a una pensione complementare possono evitare di pagare l'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR. |
Vantaggi per le Aziende e i Dipendenti
Incoraggiare i dipendenti ad aderire a una pensione complementare non solo permette alle aziende di risparmiare sull'imposta sostitutiva, ma offre anche numerosi vantaggi ai lavoratori. Questi ultimi, infatti, possono beneficiare di una pensione integrativa che garantisce una maggiore sicurezza economica per il futuro.
Conclusione
La rivalutazione del TFR e l'imposta sostitutiva rappresentano aspetti importanti della gestione aziendale. Tuttavia, con una strategia mirata, le aziende possono azzerare questo costo e, allo stesso tempo, offrire un beneficio significativo ai propri dipendenti. Incentivare l'adesione a forme pensionistiche complementari è una soluzione win-win che merita di essere considerata.